Turismo inclusivo, è siciliano uno dei progetti: oltre un milione e mezzo di euro per il restauro del Cretto di Burri

Quello del turismo è senz’altro uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi provocata dall’emergenza Covid, con un danno economico a livello globale di circa 4 mila miliardi di dollari. Ecco perché OpenCoesione-Datacard-405OpenCoesione, l’iniziativa di open government sulle politiche di coesione in Italia, ha deciso di dedicare una Data Card al turismo inclusivo nel nostro Paese.

Il turismo inclusivo riguarda le forme dell’accoglienza e l’attenzione nei confronti di coloro che sono portatori di interessi e bisogni specifici, come – per esempio – le persone con disabilità. Un turismo sostenibile che riguarda anche le aree marginali del Paese, quei territori in cui si sta realizzando una Strategia Nazionale per le Aree Interne.

 

Le Data Card rappresentano uno strumento divulgativo, selezioni di progetti dedicati a specifici temi o eventi: hanno lo scopo di evidenziare il contributo offerto dalle politiche di coesione, favorendo una diffusione di contenuti e iniziative finanziate con linguaggio divulgativo e corredo di infografiche.

In Italia sono sette i progetti di turismo inclusivo individuati, uno di questi riguarda la Sicilia. Si tratta del restauro e del completamento del Cretto di Burri, nel vecchio centro urbano di Gibellina distrutto dal sisma.

Il progetto, dell’importo complessivo pari a 1,55 milioni di euro, finanziato dal POR CONV FESR della Regione Siciliana nel periodo di Programmazione 2007/2013. L’attuatore del progetto è il Comune di Gibellina, la cittadina dell’entroterra siciliano distrutta nel 1968 dal terremoto della Valle del Belìce. Nel luogo in cui sorgeva la città vecchia di Gibellina è stata realizzata da Alberto Burri un’opera di Land Art: il Cretto di Burri.
L’artista realizzò un gigantesco monumento che ripercorre le vie e i vicoli della vecchia città, ingabbiando le macerie degli stessi edifici in blocchi di cemento.

L’obiettivo del progetto finanziato, che è stato  monitorato durante l’edizione ASOC 2020-2021 (A Scuola di OpenCoesione), è la valorizzazione delle risorse culturali per sperimentare e sviluppare successivamente azioni volte alla produzione, divulgazione e fruizione delle nuove forme artistiche legate all’arte contemporanea che possa aumentare l’attrattività anche turistica del territorio e migliorare la qualità della vita dei residenti, nonché promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile.

 

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