See Sicily, riaperti i termini: ancora disponibili ventitré milioni di euro, entro l’1 giugno l’invio delle istanze per i servizi di pernottamento

See Sicily riapertura strutture ricettive 405Riaperti i termini per aderire a See Sicily, il progetto con cui la Regione Siciliana sostiene gli operatori del settore turistico attraverso, tra l’altro, l’acquisto di servizi di pernottamento. È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l’avviso pubblico con cui il Dipartimento Turismo ha riattivato la finestra per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per l’inserimento nell’elenco degli operatori economici interessati.

Un modo per dare la possibilità di aderire a chi non ha partecipato al primo bando See Sicily, che si è concluso con la pubblicazione della graduatoria a novembre 2020 e la successiva erogazione dei relativi contributi. 

La dotazione finanziaria ancora disponibile ammonta a 23 milioni di euro, provenienti dal Po Fesr 2014-2020, con cui la Regione potrà acquistare da ciascuna attività ricettiva servizi di pernottamento per un importo massimo di 200 mila euro, che saranno poi messi gratuitamente a disposizione dei turisti attraverso appositi voucher.

Le istanze, a pena di esclusione, vanno presentate online dal 18 maggio all’1 giugno sulla piattaforma seesicily.regione.sicilia.it, attraverso registrazione con Spid, codice Turist@t. e firma digitale.

Possono aderire esclusivamente le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, non presenti nell’elenco pubblicato lo scorso novembre, che offrano pernottamenti sul territorio siciliano (alberghi, villaggi turistici, alberghi diffusi, affittacamere, B&B, agriturismi, turismo rurale, case ed appartamenti per vacanze, case per ferie, residenze turistico alberghiere, campeggi, motel, ostelli, rifugi).

I servizi di pernottamento dovranno essere svolti secondo le modalità previste nell’avviso e dovranno essere erogati entro il 30 settembre 2022.

“Il mio auspicio è che aderiscano in tanti – afferma l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina perché la Regione Siciliana ha fatto uno sforzo economico importante, che ci consentirà di ottenere un doppio risultato: da un lato sostenere gli operatori economici, ormai stremati dalla crisi causata dalla pandemia e, dall’altro, promuovere l’immagine della Sicilia e incentivare il flusso turistico nell’Isola”.

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