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Fondi Ue, chiuso il programma operativo Fesr Sicilia 2014-20: spesa certificata di 3,8 miliardi di euro e interventi strategici per le imprese e i territori dell’Isola

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11 Agosto 2025

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“Abbiamo raggiunto l’obiettivo: tutte le risorse Ue del programma Fesr 2014-2020 sono state utilizzate. È motivo di grande soddisfazione per il mio governo e per l’intera Regione”. Così il presidente Renato Schifani ha annunciato il completamento del programma comunitario che ha visto avanzare la certificazione finale della spesa alla Commissione europea entro la scadenza del 31 luglio.

New Fesr 14-20 Spesa certificata 23-24_600Determinante, nell’attuazione del programma, la performance degli ultimi anni, che ha portato alla realizzazione di migliaia di progetti per un ammontare complessivo di 3,8 miliardi di euro, di cui 3,4 miliardi provenienti da fondi europei.

“Ben un miliardo e mezzo di euro – sottolinea Schifani – è stato certificato tra luglio 2023 e giugno 2025, a dimostrazione dell’accelerazione impressa nell’ultimo biennio. Un traguardo reso possibile grazie alla rimodulazione delle risorse che il mio governo ha avviato due anni fa e che ha permesso di recuperare tempo e fondi preziosi. Guardiamo adesso con fiducia alla nuova programmazione – conclude il presidente Schifani – consapevoli che abbiamo dimostrato di saper usare al meglio le risorse disponibili, in un momento storico cruciale per lo sviluppo della Sicilia”.

Il programma ha chiuso con pagamenti certificati pari a 3,8 miliardi, così come previsto, dei quali circa 3,6 di risorse Ue, con un overbooking di oltre 170 milioni rispetto alla quota di 3,42 miliardi inizialmente fissata. Tutte le risorse disponibili di provenienza comunitaria sono state utilizzate, anche grazie alla variazione del tasso di cofinanziamento Ue portato dall’80 al 100 per cento in alcuni periodi contabili.

La parte residua di cofinanziamento nazionale che ha concorso alla dotazione originaria, pari a 4,28 miliardi, resta a disposizione della Regione e viene utilizzata per portare a termine gli interventi già inseriti nel programma, ma che non possono più avere copertura con le risorse comunitarie. Operazione, questa, resa possibile dalla sinergia istituzionale con il governo nazionale e dagli strumenti finanziari già attivati, tra cui il Programma operativo complementare (Poc) 2014-2020 e la recente delibera Cipess n. 13/2025, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 25 luglio.

New Fesr 14-20 Spesa certificata_600Gli interventi finanziati nell’ambito del Po Fesr sono circa 6500 (la relazione finale di attuazione con il numero complessivo delle operazioni certificate dovrà essere trasmessa a Bruxelles a febbraio 2026). Entrando nel dettaglio degli specifici settori, e considerando alcuni dei principali interventi, per l’asse 1, dedicato a ricerca e innovazione, la spesa certificata è stata di circa 404,3 milioni di euro, e tra i progetti che hanno beneficiato dei finanziamenti spiccano Idmar (laboratorio multidisciplinare sul mare con un telescopio sottomarino installato a 3500 metri di profondità), Ipcei Microelettronica, e un nuovo centro per la medicina di precisione con diagnostica ad alta tecnologia all’Ismett.

La realizzazione delle reti della banda ultra larga nel territorio regionale e nelle “aree bianche” (due interventi sinergici che hanno interessato, rispettivamente 142 e 263 comuni dell’Isola) è stata al centro dell’asse 2 intitolato “Agenda digitale”, la cui spesa certificata sfiora i 242 milioni. La quota maggiore, oltre 844 milioni, è quella dell’asse 3 sulla competitività delle Pmi, al cui interno è stata attivata, fra l’altro, una sezione speciale del fondo di garanzia che ha assicurato sostegno a oltre 30mila imprese siciliane.

Sull’asse 4 del programma Fesr 2014-2020, dedicato all’energia sostenibile e alla qualità della vita, sono stati certificati 573,2 milioni di euro: tra i principali progetti che hanno generato spesa, il prolungamento della metropolitana di Catania, il raddoppio ferroviario Palermo-Carini (tratta B) e la centrale elettrica Terna realizzata a Vizzini (Ct). Quasi 187 milioni l’importo certificato per l’asse 5  in tema di gestione dei rischi, nel cui ambito è stata potenziata la dotazione di mezzi e attrezzature antincendio secondo il piano regionale di settore. Vicina ai 261 milioni la spesa certificata per l’asse 6 sull’ambiente, che ha consentito, fra l’altro, di dotare di impianti di potabilizzazione e depurazione l’isola di Vulcano e di un depuratore anche l’isola di Lipari.

Con 665,9 milioni, l’asse 7 dedicato ai sistemi di trasporto è il secondo per dimensione finanziaria nella certificazione Fesr 2014-2020, e ha reso possibile l’ampliamento e il miglioramento di numerose infrastrutture ferroviarie (tra le altre, Palermo-Carini tratta A e Palermo-Trapani) e stradali (Agrigento-Caltanissetta), assieme all’acquisizione di 25 nuovi treni Pop a trazione elettrica costruiti con materiali riciclabili al 95 per cento. Le strutture per inclusione sociale e per istruzione e formazione sono state potenziate, rispettivamente, attraverso l’asse 9 (97,9 milioni) e l’asse 10 (143,5 milioni), mentre nell’ambito dell’asse 12 “Safe”, introdotto con l’ultima riprogrammazione nel 2023, è stato possibile mettere a disposizione delle imprese siciliane un bonus energia per il contrasto all’aumento dei prezzi causato dal conflitto russo-ucraino, che ha sostenuto più di 1800 aziende.

La programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali e d’investimento europei ha preso il via con la pubblicazione dei regolamenti comunitari sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue il 20 dicembre 2013. Da lì è partito l’iter per la predisposizione dei programmi operativi nazionali e regionali che ha portato all’approvazione del Po Fesr Sicilia nell’agosto del 2015. In seguito agli effetti della crisi pandemica, con il regolamento Ue 795 del febbraio 2024, il termine per la presentazione alla Commissione europea della domanda finale di pagamento per l’ultimo periodo contabile é stato prorogato al 31 luglio 2025. Il Po Fesr Sicilia si è così concluso nel rispetto della normativa comunitaria. Il passaggio successivo sarà la trasmissione della documentazione finale a Bruxelles entro il 15 febbraio 2026.

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Revisione: 29 Settembre 2025

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