A Palermo i Nuclei di valutazione degli investimenti pubblici: “Cos’è cambiato negli ultimi 20 anni”

Verifica, valutazione, monitoraggio, collegamento ai servizi statistici, competenze tecniche. Sono questi gli ingredienti per Amministrazioni sempre più efficienti. A vent’anni dalla legge 144 del 1999, che sancì la “costituzione di unità tecniche di supporto alla programmazione e al monitoraggio degli investimenti pubblici” al Ministero del Tesoro e nelle Amministrazioni regionali italiane, la Rete dei Nuclei di valutazione si è riunita oggi all’Oratorio dei Bianchi a Palermo per una riflessione sull’efficacia di quella norma e su come sia cambiato lo scenario in questi ultimi venti anni.

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La riunione dei Nuclei di Valutazione all’Oratorio dei Bianchi a Palermo (foto Luca Savattiere)

Capire cosa funziona, come e perché. Questo l’obiettivo dell’incontro, riservato agli esperti del settore, che per la prima volta si sono riuniti in Sicilia. Un momento di confronto tra valutatori, esperti di monitoraggio, statistica, capacità istituzionale. Per costruire competenze, fare buone politiche pubbliche, sostenere al meglio le Amministrazioni sollecitate dalla spinta innovatrice della programmazione comunitaria.

Ad aprire i lavori il direttore del Dipartimento regionale della Programmazione, Dario Tornabene: “Il ruolo che il Nucleo svolge all’interno della Regione Siciliana è sempre stato molto importante. Supporto, innanzitutto, nell’analisi e nella valutazione dei risultati conseguiti. L’ultima procedura per la selezione degli esperti esterni del Nucleo si è conclusa nel settembre scorso e i vincitori si sono immediatamente insediati negli uffici. Da allora registriamo un’accelerazione nelle attività in corso”.

E’ poi intervenuta Paola Casavola, coordinatrice dell’area “Rapporti istituzionali” del Nucleo di valutazione e analisi per la Programmazionee (Nuvap), che opera al Dipartimento nazionale per le Politiche di Coesione: “La costruzione di conoscenze e competenze nell’ambito delle politiche di sviluppo territoriale – ha osservato – è un tema estremamente difficile, soprattutto nel Mezzogiorno. In questo senso dietro la fondazione dei Nuclei c’è una grande intuizione, perché molto forte è la necessità di conoscenze e tanti gli errori e gli ostacoli incontrati. I Nuclei sono diversi tra di loro, hanno mostrato di avere resilienza. Gli investimenti nella costruzione di capacità e nella produzione di conoscenza all’interno delle Amministrazioni non sono banali da nessuna parte. Ma l’Italia è un paese che non fa altro che risparmiare sulle pubbliche amministrazioni. Servono conoscenze immediate”.

Quando nel 1999 è stata approvata, la legge 144 era molto avanzata – ha spiegato invece Giampiero Marchesi, coordinatore del Nuvec, il Nucleo di verifica e controllo dell’Agenzia per la Coesione territoriale – e rispondeva a una domanda molto forte di valutazione e conoscenza delle politiche pubbliche. Il risultato è stato una fortissima spinta innovativa, ma anche una relativa debolezza attuativa e interpretativa. Nella sua storia la legge 144 ha diversi punti di forza, che andrebbero valorizzati maggiormente. Ma ci sono anche fattori che hanno funzionato meno, che hanno inciso negativamente. Evidenziarli è il compito dei valutatori. I Nuclei hanno troppi compiti, si rischia di non avere una specializzazione”.

Laura Tagle, esperta del Nuvap, ha posto quindi l’accento su ciò che serve oggi ai Nuclei di valutazione per supportare al meglio le amministrazioni. “Facciamo periodicamente un lavoro di ricognizione al Dipartimento per le Politiche di Coesione – ha sottolineato – A partire dal 2016 abbiamo censito 263 processi valutativi. Molte valutazioni tematiche sono ancora in corso o in preparazione, più di quelle che ci aspettavamo di trovare. Riguardano non soltanto l’attuale periodo di programmazione, ma anche il precedente. I Nuclei sono potenziali portatori di innovazione, ma sono necessari determinati fattori: risorse umane, visibilità esterna, tempo, sostegno, indipendenza e risorse finanziarie”.

All’incontro, organizzato dalla Rete dei Nuclei di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici, in collaborazione con la Regione Siciliana e il PON Governance 2014-2020, e finanziato nell’ambito del progetto ASSIST, hanno preso parte, tra gli altri, Simona Boselli (Studiare Sviluppo, AT Nuvap – Dipartimento Coesione), Domenico Spampinato (Nucleo di Valutazione, Regione Siciliana), Giovanni Soda (Nucleo di Valutazione, Regione Calabria), Carlo Amati (DG Regio-Evaluation Unit), Fulvio Bellomo (direttore del Dipartimento Infrastrutture della Regione Siciliana), Maria Elena Camarda (Nucleo Dipartimento nazionale Programmazione Economica), Lucia Di Fatta (direttore del Dipartimento Turismo della Regione Siciliana), Liliana Leone (Studio CEVAS), Chiara Sumiraschi e Anna Rita Barbuzzi (Team ASSIST), Eloisa Canu e Sonia Pistis (Nucleo di Valutazione – Regione Sardegna), Silvia Martini (Nucleo di Valutazione –Regione Emilia Romagna), Paola Tabor (Nucleo di Valutazione – Regione Friuli Venezia Giulia), Luigi De Iaco (Istat), Fabio Mazzola (prorettore vicario dell’Università di Palermo), Riccardo Monaco (Agenzia Coesione territoriale), Aline Pennisi (Ragioneria generale dello Stato, Ministero Economia e Finanze).

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Tornabene Dario

Dipartimento Programmazione Dirigente Generale